Lunedì, 02 Novembre 2009 18:04

Il "laico" Sergio Romano e l'ora di religione

Scritto da  Gerardo

A seguito della lettera in quattro punti con cui Giovanni Casadio criticava il precedente intervento di Sergio Romano in materia di insegnamento della religione nelle scuole, raccogliamo e pubblichiamo l’argomentata e pacata reazione di Davide Amore.
Buona lettura!



Non posso altro che definirmi d'accordo, in linea di massima, con quanto sostenuto dal 'nostro' Giovanni: va ricordato però, a onor del vero, che i primi a non voler l'ora di religione islamica nelle scuole pubbliche italiane siamo proprio noi musulmani! È recente infatti una dichiarazione dell'U.C.O.I.I., per bocca del suo portavoce, che ricordo essere la prima realtà organizzativa dell'Islam in Italia, e in quanto tale rappresentante la maggior parte dei musulmani residenti in Italia - organizzazione, tra l'altro, a cui mi onoravo appartenere,e che invece adesso mi onoro di non appartenervi più - contraria all'ora di religione islamica e favorevole ad un insegnamento più orientato verso lo studio comparato delle varie religioni e sette, che tanto all'educazione religiosa islamica ci pensano gli imam. Per quanto riguarda l'ora di religione attuale posso portare la mia esperienza di professore di scuola media: di fatto la maggior parte dei colleghi di religione che conosco e che ho conosciuto, tranne qualche invasato e qualche astinente - ma si sa, Allah nella sua onniscienza a messo la stessa percentuale di fessi in tutti gli angoli del globo terrestre - hanno impostato già da tempo l'ora di religione in un'ora di 'religioni' proprio stimolati dalla presenza di alunni stranieri in classe e proprio perché precedentemente durante l'ora di religione quand'eravamo NOI gli studenti si faceva tutt'altro (i.e. fumare, giocare a carte, sfogliare riviste a carattere pornografico, limonare con le compagne o con i compagni a seconda dei gusti, etc.), inoltre la 'storia delle religioni' si fa per forza di cose durante l'insegnamento di storia, perlomeno da parte di chi è ferrato in tale disciplina, ed ecco che l'Islam lo s'insegna già di fatto quando si affronta la storia medievale, dal momento che, volente o nolente, anche tale religione fa parte di buon diritto del patrimonio storico del popolo italiano e siciliano in primis.

Davide Amore

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